Questa tecnica terapeutica nasce dalla ricerca e dalla esperienza più che ventennale del suo scopritore, l’agopuntore danese, John Boel ed è utilizzata soprattutto nella cura delle patologie oculari. Consiste nell’infissione di aghi in prossimità delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi e consente di ottenere risultati insperati in molte patologie degenerative, non ha effetti collaterali ed é compatibile con qualsiasi terapia in atto.
Gli aghi sono di acciaio, monouso, sterili, sottilissimi e vengono posizionati lontano dagli occhi per ottenere un effetto reflessologico: si stimola un punto per ottenere un risultato in un altro punto.