Egr. Dottor Vanzini,

non ci sono parole per ringraziarLa per tutto quello che ha fatto e sta continuando a fare per mia figlia (ROVERI ILARIA), per la professionalità dimostrata e per la tenacia e convinzione che qualcosa si poteva e

…si doveva fare affinchè mia figlia potesse vedere anche da quell’occhio che alcuni suoi colleghi avevano già dato per “spacciato” a solo 3 anni e mezzo dalla prima volta che aveva visto la luce.

Tutto è iniziato nel Marzo del 2010 quando a mia figlia, di soli 3 anni e mezzo, viene diagnosticata una forte miopia (- 6) all’occhio destro e alla prova del visus, anche con lente graduata, non vedeva neppure 1/10.

Ci ordinano subito gli occhiali e la benda ortottica da portare almeno 8/9 ore al giorno.

Ogni mese andavamo al controllo sia dall’ortottico che dall’oculista che, essendo una struttura pubblica, cambiava ogni volta.

Ogni oculista “diceva la sua”: chi parlava di nervo ottico non rivestito a sufficienza di fibre ottiche, chi voleva mettergli la lente a contatto ma forse era troppo piccola, fatto sta che dopo un anno la miopia era già arrivata a -8 e alla prova del visus mia figlia vedeva 3/10.

Non vedendo più miglioramenti ci hanno “liquidato” dicendo che la benda la poteva portare solo 5 ore al giorno per mantenere almeno i 3/10 e che non c’era più nulla da fare.

Chiaramente non mi do per vinta e cerco un oculista che spero smentisca quello che mi avevano appena detto.

Nell’Aprile 2011 ci rechiamo da un oculista che, appena gli accenno al fatto che sarei favorevole all’utilizzo della lente a contatto anche se la bimba è molto piccola, lui dice tassativamente di no e propone di andare avanti con la benda ortottica fino alla fine dell’anno dopo di che se non c’erano miglioramenti potevamo togliere tutto tanto la bimba ormai aveva 5 anni e mezzo e non si recuperava più niente.

Non poteva finire così….. per i figli si fa di tutto…….  ed ecco che mi viene in mente il suo nome  e la fama che ha in questa zona.

Siamo arrivati da Lei a Maggio 2011 con una situazione quasi disperata: miopia a -8 e visus con lente graduata 3/10.

Ricordo ancora il primo giorno che siamo entrate nel suo studio e mia figlia non la guardava nemmeno in faccia.  Voleva solo le sue  “meravigliose” assistenti. Ma lei con la sua calma e professionalità non ha insistito e piano piano  siete diventati “amici”.

Lei consiglia immediatamente la lente a contatto, per rallentare la miopia e riportare a 8/9 ore al giorno l’utilizzo della benda. Inoltre mi propone una nuova tecnica che con l’utilizzo di un laser si stimola il nervo ottico che nel caso di mia figlia è molto “pigro”.

E’ chiaro fin dall’inizio che questa tecnica non  risolverà completamente il problema di mia figlia, ma sicuramente l’aiuterà.

Ogni settimana per 5/6 mesi veniamo nel suo studio per effettuare questo laser e si vedono subito dei miglioramenti. In pochi mesi all’esame del visus mia figlia vede già 5/10.

Insistiamo con tenacia e convinzione che quell’occhio pigro può migliorare ancora e a dicembre del 2013, con fatica, riesce ad arrivare a 10/10.

E’ un occhio, che come dice Lei, sarà sempre debole perché l’altro è troppo forte e che ha il problema della miopia che fino ai 20 anni si dovrà portare con sé, però siamo consapevoli che anche da solo può arrivare a vedere 10/10.

La storia di  mia figlia sicuramente non è delle peggiori che Lei abbia visto, però la può usare come testimonianza verso genitori e pediatri che sono titubanti nei confronti del laser o all’utilizzo delle lenti a contatto nei bambini piccoli.

 

Distinti saluti

BIANCONI BEATRICE (mamma Roveri Ilaria)