Eccoci, ci siamo.. Mi hanno chiamato e sto aspettando fuori dalla stanza, in corridoio, di essere chiamata per incominciare l’intervento. Ho il cuore che mi va a mille ma cerco di non pensarci, non voglio agitarmi troppo.
So che è ormai diventato un intervento di routine, ma io non ne ho mai fatti e sono agitata anche se non voglio darlo a vedere, soprattutto ai miei genitori che mi accompagnano. Non voglio che si preoccupino più del dovuto.
“Alvisi Annalisa”
si, sono io, entro….
Ho deciso solo un mese fa di operarmi e adesso penso che avrei potuto farlo molto prima.
Perché aspettare?
L’operazione è totalmente indolore, la settimana di convalescenza assolutamente sopportabile; certo, qualche giorno di fastidio, ma cos’è qualche giorno confrontato ad una vita senza la schiavitù delle lenti, degli occhiali, dei liquidi..
Incredibile ora ci vedo benissimo senza lenti, senza occhiali. Non ho più quel cerchio alla testa alla sera, gli occhi rossi e gonfi, stanchi, la pesantezza degli occhiali quando non ne potevo più delle lenti.. ora ci vedo!
Che sensazione strepitosa. I primi giorni al suono della sveglia non dover cercare gli occhiali sul comodino, aprire gli occhi la notte e vedere l’ora proiettata sulla parete, potersi truccare gli occhi senza terrore delle polveri, poter uscire in ogni momento senza dover pensare alle lenti a contatto, appisolarsi sul divano senza paura di risvegliarsi con gli occhi incollati per la presenza delle lenti, andare al mare solo con gli occhiali da sole, guardarsi intorno e vedere tutto.
La libertà di vivere senza paure è indescrivibile: solo chi ha vissuto una vita con gli occhiali sa cosa significa.
Continuo a guardarmi nelle foto che mi hanno scattato dopo l’intervento e noto con piacere di aver riguadagnato in parte la freschezza (almeno nello sguardo) che avevo un tempo e che che da troppo mi mancava. Sembravo persino più vecchia!
Rientrata al lavoro poi ne ho parlato con tutti, perché consiglio a tutti quelli che hanno problemi di vista di farlo.
E’ veramente il raggiungimento di un grandissimo traguardo.
Annalisa Alvisi