Dott. Marzio Vanzini
Specialista in Oftalmologia – Bologna, Articolo pubblicato sulla rivista Elisir di Salute
Qi Gong per migliorare la vista
Questa tecnica di autodisciplina e allenamento, praticata da milioni di persone, non ha nessuna controindicazione, ma non sostituisce la diagnosi e la terapia medica.
Questa tecnica di autodisciplina e allenamento, praticata da milioni di persone, non ha nessuna controindicazione, ma non sostituisce la diagnosi e la terapia medica.
La Medicina Tradizionale Cinese offre straordinarie possibilità di cura per innumerevoli patologie, studia l’uomo nel suo insieme attraverso una diagnostica e una terapia basate su teorie complesse. Per la cultura tradizionale cinese, e allo stesso modo per la fisica moderna, non esiste alcuna realtà statica nell’intero universo: tutto deriva da un unico e articolato flusso di energia. L’ambiente esterno e l’ambiente interno (corpo) sono concepiti in termini di flussi, variamente sostanziati, che riguardano tanto lo scambio fra l’individuo e l’ambiente, quanto i flussi materiali, energetici e informativi all’interno del nostro organismo.
La teoria dello “Yin” e dello “Yang”
Per la Medicina Tradizionale Cinese nel corpo umano scorre una energia vitale (“Qi”) che nutre tutto il corpo e circola in una rete di canali, chiamati meridiani, collegati tra loro e con gli organi interni. L’equilibrio tra tutte queste parti è mantenuto dal flusso continuo del “Qi”. Questo flusso di energia mantiene in vita e in salute una persona, ma tutto quello che ne va a turbare la produzione e la circolazione può causare uno squilibrio che causa la malattia.
Il flusso ritmico di questa energia, origine di tutte le manifestazioni della natura, segue un’alternanza bipolare generata dall’interazione dinamica di due forze, opposte e complementari, chiamate dai cinesi “Yin” e “Yang”. Tutto, uomo compreso, una volta semplificato, può essere ricondotto a combinazioni di “Yin” e di “Yang”. Per meglio comprendere si devono solo sostituire le parole “Yin” e “Yang” con altri termini in grado di esprimere lo stesso principio. Così i due poli archetipi della natura possono essere rappresentati ugualmente da luminoso e oscuro, maschile e femminile, rigido e flessibile, sopra e sotto, positivo e negativo. Si tratta in sostanza di un codice binario, lo stesso usato nei computer.
Una disciplina molto antica
La Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.) comprende diversi sistemi terapeutici, il più conosciuto è l’Agopuntura, ma un posto importante è rappresentato anche da Fitoterapia, Massaggio cinese (Tuina) e “Qi Gong”.
Il “Qi Gong” si è diffuso in tutta l’Asia orientale sin da tempi antichissimi. Ha oltre 3.000 anni di storia e alcuni reperti archeologici hanno permesso di supporre che in Cina venisse praticato prima ancora che fosse sviluppata la scrittura. Il primo uso di questo termine risale alla dinastia Jin (265-420 d.C.) ma è entrato nel suo uso corrente in epoca “Qi”ng (1644- 1911), durante l’ultima dinastia cinese. Il termine “gong” significa movimento, lavoro, che nel “Qi Gong” viene fatto sul “Qi”. Letteralmente quindi il termine indica un “lavoro” sul “Qi”, inteso come energia vitale. Può essere tradotto come “maestria del “Qi”. “Gong” è infatti un carattere che specifica un’abilità acquisita con un lavoro costante nel tempo, un talento coltivato. Questa definizione tuttavia non può esprimere tutto quello che vi è contenuto che è estremamente vario e profondo
Non solo tecniche ed esercizi
Il “Qi Gong” è una tecnica di autodisciplina e allenamento praticata da milioni di persone che non ha nessuna controindicazione, si può eseguire ad ogni età e in ogni luogo, ma non sostituisce una diagnosi e una terapia medica. Consiste in una serie di esercizi e di tecniche volti a operare un’azione di riequilibrio dell’organismo inteso nella sua totalità biologica e psicologica. Attraverso la pratica di controllare il nostro pensiero, il nostro corpo e il nostro respiro si può riuscire a regolare le funzioni fisiologiche e a metterle in armonia con il resto della natura. Ha per modello fondamentale il “Canone della Via e della Virtù” di Laozi, per codice di condotta “la quiete, la purezza, l’azione disinteressata, la naturalezza” e per scopo “la regolazione del corpo, del respiro e della mente”. La regolazione dell’organismo, così ottenuta, permette l’equilibrio “Yin/Yang”, il flusso libero dell’energia nei canali, il potenziamento delle energie e del “sangue”, il ripristino dell’ordine naturale e in sintesi salute e longevità. La sua piena conoscenza si può acquisire solo gradualmente, attraverso la pratica corretta e costante della disciplina. In Italia il “Qi Gong” è stato introdotto già alla fine degli anni ’80 dal Professor Li Xiaoming, Direttore dell’Istituto Superiore di Ricerca di “Qi Gong” Medico presso l’Università di Medicina e Farmacologia Cinese di Pechino. Con un lavoro instancabile, che ancora continua il Professor Li Xiaming ha trasmesso progressivamente la complessa conoscenza del “Qi Gong” che ora si è diffuso e viene praticato anche in Italia.
YIN e YANG.
Per la Medicina Tradizionale Cinese nel corpo umano scorre una energia vitale (“Qi”) che nutre tutto il corpo e circola in una rete di canali, chiamati meridiani, collegati tra loro e con gli organi interni. Yin e Yang è il flusso ritmico di questa energia, origine di tutte le manifestazioni della natura, segue un’alternanza bipolare generata dall’interazione dinamica di due forze, opposte e complementari, chiamate dai cinesi “Yin” e “Yang” .
Esiste anche un “Qi Gong” specifico per le affezioni oculari
E’ stato portato in Italia dalla Professoressa Ma Xuzhou, figlia del maestro Ma Litang, che ha dato nome al suo efficace metodo di stimolazione dei punti di Agopuntura con un martelletto di gomma secondo protocolli con algoritmi particolari per ogni patologia.
La caratteristica del “Qi Gong” di Ma Litang, di cui Ma Xuzhou è l’erede principale, è quella di aver inserito nel contesto terapeutico tecniche provenienti dalle arti marziali e movimenti studiati sulla base della fisiologia energetica della M.T.C. Ciò ha permesso di ottimizzare e potenziare gli effetti che si ottengono con gli antichi esercizi di “Qi Gong”.
La Professoressa Ma Xuzhou, Medico di fama mondiale, già Direttore del Reparto di Oftalmologia presso l’Ospedale di Medicina Tradizionale Cinese di Baiyunguan di Pechino e l’Ambulatorio di Clinica Oculistica presso l’Accademia di Medicina Cinese ha sviluppato sia una serie di esercizi di “Qi Gong” sia la tecnica di utilizzo del martelletto per la prevenzione e il trattamento dei disturbi visivi e delle patologie oculari. Per i risultati conseguiti il Ministero della Sanità cinese ha introdotto il “Metodo Ma” nelle scuole e lo ha diffuso nella popolazione sia attraverso la pubblicazione di libri sia con un programma di insegnamento alla televisione di Stato.
Utile per la cura degli occhi
Il Metodo del martelletto Ma Litang e del “Qi Gong” in ambito oftalmico è stato portato dalla Professoressa Ma Xuzhou, con il suo insegnamento, in numerosi paesi del mondo ottenendo consensi e risultati eccezionali. In Italia è stato presentato grazie a corsi pluriennali, ora organizzati dalla AUSL di Firenze. Il “Qi Gong” in ambito oftalmico è complesso e va praticato correttamente e con costanza, così come per ogni forma di questa disciplina. Comprende movimenti, posture e fonemi, movimenti della testa e degli occhi e auto-massaggi di punti di Agopuntura, soprattutto delle mani, della testa e attorno agli occhi. È utile per stabilizzare e migliorare i risultati ottenuti dal Terapeuta con altre tecniche di M.T.C. (martelletto Ma Litang, Agopuntura con aghi o Laser Agopuntura).
I miglioramenti spesso sono significativi e notevoli tuttavia, per la complessità e l’importanza delle patologie oftalmiche, è necessario eseguire qualsiasi trattamento di M.T.C. con il controllo diretto, strumentale e clinico, del Medico Oculista curante.